From 30 April to 12 May 2013, the Vascello Theatre of Rome is pleased to present

The Weapon

Written by Duccio Camerini, with Giorgio Colangeli, Andrea Bosca and Mariachiara Di Mitri. Directed by Aureliano Amadei.

A bad story about the today unseen world, fathers and sons, belonging and exclusion, “system” and individual; freedom, we would say, if it was not an ambiguous word.

Center of the action is a man who has failed in its objectives, severed ties with the world, after incidentally stealing a baby, retires at the top of a mountain. His real son comes looking for him, but in the wrong time: on the mountain in fact he will find only the adopted/almost kidnapped and imprisoned daughter, which is now a little girl, and she knows nothing of the laws of life, knows only the obsessive precepts who has left her father, precepts to defend themselves from the aggressiveness of the world.

The Weapon is a montage of close-ups as they move through time and space. Each of the three characters takes a trip back to their illusions, showing only a private point of view, an anchor, a sub-panel, a frame: a close-up. The need to establish a plan, shot, stems, perhaps, from the dual theatrical/cinematic commitment that the project includes in its wider dimension; in fact, immediately after the play, the same cast will be involved in the film adaptation of the text.

A theater/film project born from the collaboration of two award-winning and versatile artists. Duccio Camerini, writer, director, actor, and director Aureliano Amadei, international author, eccentric and unpredictable. At this particular plot will join three different actors, but equally amazing. Giorgio Colangeli, winner, among many awards, of a David di Donatello, Andrea Bosca and Mariachiara Di Mitri.

Hours: Tuesday to Saturday 21.00 – Sunday 18.00
Tickets:20€ – Reduced 15€ – Reduced for students 12€ – Available discounts for groups
Info: 06 5881021 – 06 5898031
 
Vascello Theatre
Via Giacinto Carini, 78 – Rome
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Dal 30 aprile al 12 maggio 2013 il Teatro Vascello di Roma presenta

L’Arma

Di Duccio Camerini, con Giorgio Colangeli, Andrea Bosca e Mariachiara Di Mitri. Regia di Aureliano Amadei.

Una favola cattiva sul mondo invisibile di oggi, che tratta di padri e figli, appartenenza ed esclusione, “sistema” ed individuo; libertà, diremmo, se non fosse una parola ambigua.

Centro dell’azione è un uomo che ha fallito i propri obbiettivi, ha tagliato i ponti col mondo; dopo aver rubato una neonata in modo incidentale, si ritira in cima ad una montagna. Il suo vero figlio viene a cercarlo, ma sbaglierà tempo; sulla montagna infatti è rimasta solo la figlia adottata/rapita e quasi prigioniera, che ormai è una ragazzina; lei non conosce niente delle leggi del vivere, conosce solo i precetti ossessivi che le ha lasciato il padre, precetti per difendersi dall’aggressività del mondo.

L’Arma è un montaggio di primi piani che si muovono nel tempo e nello spazio. Ognuno dei tre personaggi compie un viaggio di andata e ritorno nelle proprie illusioni, mostrandoci esclusivamente un punto di vista privato, un tassello, un sottoquadro, un fotogramma: un primo piano. L’esigenza di stabilire un piano, un’inquadratura, deriva, forse, dal duplice impegno teatrale/cinematografico che il progetto prevede nella sua dimensione più ampia; infatti, immediatamente dopo la rappresentazione teatrale, lo stesso cast sarà impiegato nell’adattamento cinematografico del testo: in questo modo si intende inquinare i due media, cercando di sfruttare reciprocamente i vantaggi di uno nell’altro, ed è per questo che la messa in scena avrà dunque degli aspetti cinematografici. Lo spazio vitale dei personaggi è sempre impenetrabile, limitato e claustrofobico; anche quando, dalla cima di una montagna, a turno, i personaggi credono di dominare il mondo, non percepiscono la bolla di vetro che li rinchiude.

I tre tempi differenti sono marcati dal fluttuare nello spazio scenico del loro costretto ambiente vitale; un luogo variabile, soggettivo, nel quale si muove la rievocazione dei fatti. Ne esce un collage di ricordi, testimonianze e racconti, che lo spettatore vive attraverso l’elaborazione che i personaggi fanno di essi, fino a perdere il senso della verità.

Un progetto teatrale/cinematografico nato dalla collaborazione di due pluripremiati e poliedrici artisti. Duccio Camerini, scrittore, regista, attore, con grandi e prestigiose collaborazioni alle spalle ed Aureliano Amadei regista e autore internazionale, eccentrico ed imprevedibile. A questo particolare intreccio si uniscono tre attori diversi, ma ugualmente sorprendenti. Giorgio Colangeli, vincitore, tra i tanti premi, di un David di Donatello; Andrea Bosca e Mariachiara Di Mitri.

Orari: Dal martedì al sabato ore 21.00 – Domenica ore 18.00
Biglietti: Intero 20€ – Ridotto 15€ – Ridottissimo  per studenti 12€ – Disponibili promozioni per gruppi
Info: 06 5881021 – 06 5898031
 
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78 – Roma
 
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