Dal 15 al 18 luglio 2013 al Teatro dei Conciatori è di scena

HAMLETELIA

di e con Caroline Pagani.

Hamletelia è una riscrittura dall’Amleto di William Shakespeare dal punto di vista di Ofelia. Del fantasma di Ofelia. Amore, -nei suoi vari aspetti-, morte, al di là, e metateatro. Una storia di fantasmi, amori, morti violente, ambientata in un cimitero avvolto da terra scura, abitato da un corvo nero appollaiato su una vanga e da una pantegana dietro a una tenda. Su un palco ricoperto di terra, lo spazio vuoto di una fossa, con costumi teatrali, lettere, ricordi. Lo spirito di Ofelia riporta in vita i vari personaggi attraverso gli espedienti teatrali dell’amnesia, della schizofrenia, e di una poliglossia ragionata, ricreando in sintesi la storia di Amleto, attraverso le riviviscenze del padre, del fratello, dell’amato, di Gertrude, ‘diventando’ di volta in volta l’uno o l’altro, dal suo punto di vista. Hamletelia vuol essere anche un percorso e ri!essione sul senso, dalla sensualità libidinosa di Gertrude a quella pura di Ofelia, al disgusto per il sesso e alla misoginia di Amleto, soprattutto attraverso l’olfatto, da sempre considerato il più erotico di tutti i sensi. Il concime come elemento scenico rimanda al letto reale, diventato una porcilaia di lenzuola incestuose, ai corpi in disfacimento nel cimitero, al marcio della Danimarca. Ofelia voleva veramente suicidarsi? Morì casta? Ha vissuto le gioie dell’amore? Sicuramente Ofelia – come Amleto – in questo uniti dal tema della follia e della lacerazione – rappresentava uno scandalo alla corte di Danimarca. E’ stata abusata, “no alla “ne, da tutti gli uomini della sua vita, e ancor più per”damente, dall’unica donna, che si è alleata a quel mondo patriarcale.

Molti sono gli ammiccamenti al teatro e ai suoi vari generi, dagli stili recitativi ‘classici’ alla parodia. Ofelia, imbozzolata in un sudario bianco, è ora un fantasma, una sciamana, una bambina che balla, canta, una becchina che pulisce il cimitero e riordina la propria fossa, una donna che vive amplessi immaginari con l’uniforme di Amleto, al ritmo delle canzoni shakespeareane, sbozzolata, sulla nuda terra. Diventa la lussuriosa Gertrude, il multi sfaccettato Amleto, il semi-incestuoso Laerte, un soldato violatore, e se stessa, un personaggio amletico, comico, buffo, a tratti drammatico, moderno e contemporaneo, dall’infinita varietà.

Info e prenotazioni: Tel. 06.45448982 – 06.45470031   –   info@teatrodeiconciatori.itwww.teatrodeiconciatori.it

Teatro dei Conciatori
Via dei conciatori, 5 – Roma

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